Attraversamento di sottospazi simbolici: esempi di letteratura italiana sulla pandemia di Covid-19
DOI:
https://doi.org/10.15460/apropos.14.2254Palabras clave:
Covid-19, spazio letterario, geografia immaginaria, Giuseppe Genna, Massimo GramelliniResumen
Partendo dalla considerazione che la pandemia di Covid-19 ha dato origine ad un inedito rapporto tra spazio privato e spazio pubblico, l’articolo si concentra su due romanzi scritti in Italia che hanno al centro la pandemia di Covid-19 e in particolare il primo lockdown: C’era una volta adesso (2020) di Massimo Gramellini e Reality (2020) di Giuseppe Genna. Attraverso il concetto di “spazio letterario” teorizzato da Jurij Lotman, si mostra come i testi presi in esame consentano un attraversamento tra diversi sottospazi simbolici: se C’era una volta adesso si focalizza sullo spazio privato del protagonista, che tuttavia in seguito assume un significato politico, Reality tende verso la scomparsa del narratore-protagonista, che diventa un “occhio” rivolto verso l’esterno, in grado di attraversare gli spazi tabuizzati della pandemia.
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