‘Toponimi esposti’ in lingua minoritaria nella regione Friuli Venezia Giulia

Tra normalizzazione e autopercezione

Autor/innen

  • Franco Finco Pädagogische Hochschule Kärnten
  • Luca Melchior Alpen-Adria-Universität Klagenfurt

DOI:

https://doi.org/10.15460/apropos.8.1924

Schlagworte:

Friuli Venezia Giulia, toponimia, identità locale, lingue di minoranza

Abstract

In aree plurilingui, l’esposizione di indicazioni toponimiche in lingue diverse costituisce un contributo fondamentale per garantire la visibilità delle lingue del territorio. Nel caso di comunità linguistiche minoritarie con spiccata frammentazione dialettale, con una varietà di riferimento di recente codificazione o prive di essa, nonché in zone con scarso orientamento verso una norma esogena (isole linguistiche, ma talora anche territori di confine), la decisione di esporre toponimi in più lingue non è tuttavia scevra di problemi: va prediletta la forma locale, spesso di diffusione limitata, o una forma sovralocale? Nel caso di lingue non codificate, a quale tradizione grafica ci si deve orientare? All’esempio del Friuli Venezia Giulia, nel nordest d’Italia, illustreremo come le scelte toponimiche, talora contrastanti a seconda degli attori che le attuano, possano suscitare irritazioni e reazioni negative nella popolazione. Cercheremo poi di indagare i motivi che guidano tali scelte e quale cultura della memoria ne emerga.

Autor*innenbiografien

Franco Finco, Pädagogische Hochschule Kärnten

Franco Finco ha studiato linguistica generale, linguistica e dialettologia italiana, slavistica (sloveno e serbo-croato) e pedagogia del linguaggio a Udine, Lubiana e Pola. Dottorato di ricerca in ladinistica e plurilinguismo presso l’Università di Udine con uno studio sulla fonologia del friulano centrale. Dal 2010 al 2012 è stato assistente, dal 2012 al 2014 professore associato di linguistica italiana presso il Dipartimento di Italianistica della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Fiume in Croazia. Dal 2014 a oggi, è visiting professor di linguistica italiana presso la stessa facoltà. Dal 2014 a oggi è professore di linguistica italiana e di pedagogia del linguaggio presso l’Istituto per il multilinguismo e l'educazione transculturale dell’Istituto universitario per la formazione degli insegnanti della Carinzia a Klagenfurt, in Austria. È redattore della collana QTF “Quaderni di Toponomastica Friulana” pubblicata dalla Società Filologica Friulana. Interessi di ricerca: Linguistica italiana, dialettologia, multilinguismo, linguistica di contatto nell'area Alpe-Adria (friulano, italiano, sloveno, croato, tedesco), pedagogia linguistica, onomastica (antroponimia, toponomastica).

Luca Melchior, Alpen-Adria-Universität Klagenfurt

Luca Melchior, studi di romenistica e germanistica a Udine, Rostock e Timişoara. Specializzazione in italiano come lingua straniera a Ca‘ Foscari (Venezia). Dottorato in filologia italiana, ladinistica e plurilinguismo alla LMU di Monaco di Baviera e all’Università degli Studi di Udine con uno studio di linguistica migrazionale sui Friulani di Baviera. 2009-2018 assistente post doc all’Institut für Romanistik della KFU di Graz, 2018-2021 Professore di ricerca sul plurilinguismo alla AAU di Klagenfurt (Institut für Kulturanalyse). Dal 2021 docente a contratto alla AAU (Institut für Slawistik, School of Education, Institut für Erziehungswissenschaft und Bildungsforschung, Institut für Unterrichts- und Schulentwicklung). È membro del comitato editorial di Ce fastu? e del comitato scientifico di Philologica Jassyensia. Interessi di ricerca: plurilinguismo, sociolinguistica, storia della linguistica, contatto linguistico, lessicografia e metalessicografia.

Segnaletica multilingue in Friuli © Franco Finco

Veröffentlicht

2022-07-26

Zitationsvorschlag

[1]
Finco, F. und Melchior, L. 2022. ‘Toponimi esposti’ in lingua minoritaria nella regione Friuli Venezia Giulia: Tra normalizzazione e autopercezione . apropos [Perspektiven auf die Romania]. 8 (Juli 2022), 119–152. DOI:https://doi.org/10.15460/apropos.8.1924.

URN